LUNGO LE SCOGLIERE DEL GARGANO

Tra natura e tradizioni

Le vacanze estive si sono ormai concluse, ma torniamo alla routine più energici che mai! Quale è stata la nostra meta questa volta? Il Gargano! Una terra ricca di bellezze naturali, con le sue scogliere, il mare cristallino e le distese di ulivi, ma anche di bellezze storico-artistiche, come i resti archeologici delle necropoli e i piccoli borghi. Abbiamo deciso però di vivere questo luogo magico in modo un po’ diverso, più avventuroso, vivendo il mare in tutto e per tutto!

Schermata 2019-09-15 alle 21.16.30.png

Abbiamo scelto come base il campeggio Holyday village, esattamente a metà strada tra Peschici e Vieste, affacciato sulla baia di Sfinalicchio su cui veglia la torre di Sfinale, che un tempo permetteva di difendersi dalla minaccia dei Sareceni. Un campeggio alla vecchia maniera, per chi ama la vita da veri campeggiatori in tenda, camper o bungalow senza troppi fronzoli. Un campeggio che ha conservato il suo spirito originario, lo stesso di quando c’era solo lui nella baia, come ricorda mio papà. 

Da qui abbiamo deciso di esplorare le baie che si spingono verso Vieste. Tra queste la Chianca è sicuramente una delle più suggestive. Qui la mattina l’acqua è così bassa da permettere di arrivare a piedi ad una piccola isola su cui troneggia un trabucco, simbolo di queste zone. Ma è un’altra la ragione per cui siamo rimasti affascinati da questa spiaggia: un’infinita distesa di kitesurf e windsurf, che colorano cielo e mare come fossero tele bianche. Per chi volesse lasciarsi coinvolgere dagli sport acquatici c’è la possibilità di noleggiare tavole, canoe o sup nella vicina spiaggia lunga.

La vera attrazione del Gargano sono le sue scogliere, ricche di grotte e calette nascoste. Esistono diverse barche che permettono un tour completo oppure è possibile noleggiare gommoni o piccole barche. Noi però non amiamo escursioni turistiche quindi abbiamo deciso di fare questo bel giro da soli avventurandoci un po’ in pedalò e un po’ in canoa.

La nostra prima escursione è partita dalla spiaggia di S. Felice, dove si trova il famoso arco naturale anche chiamato arco degli innamorati e visibile dalla statale litoranea dalla prima torre di avvistamento che si incontra andando in direzione di Mattinata (difficile sbagliare…è quella sempre piena di gente). Da qui abbiamo noleggiato un pedalò e abbiamo visitato alcune delle grotte, una sempre diversa dall’altra. Tra queste ad esempio la grotta Campana, piccola ma con un doppio ingresso percorribile solo con piccole imbarcazioni, e la grotta Sfondata, chiamata così perché il soffitto è crollato creando una piccola spiaggia.

.

La seconda escursione è partita da Mattinatella, una piccola baia poco segnalata. Per raggiungerla si può seguire l’indicazione per il campeggio Fontana delle Rose e poi quella per il parcheggio per la spiaggia libera, fino ad arrivare in un parcheggio privato (costo di 4€ per la giornata…sempre meglio di una multa per averla lasciata sul ciglio della strada!). Da qui abbiamo noleggiato una canoa andando alla scoperta di nuove grotte e di splendide calette, come la cala del Grottone del pescatore, dove ci siamo fermati per un bel bagno rinfrescante in acqua cristallina, con un fondo di piccoli ciottoli. 

Vi consigliamo però anche due piccole gite fattibili sia di giorno sia di sera: Peschici e Vieste, che con i loro centri storici dominano il mare. Percorrendo le loro stradine ci siamo lasciati trasportare nella tradizione, che ha un fantastico profumo di ulivo, olio, terracotta e cornetti caldi farciti. Attraversando i borghi fermatevi per qualche degustazione di prodotti tipici, non ve ne pentirete!

Prima di tornare a casa però ci vuole qualche souvenir e cosa c’è di meglio di qualche pensierino culinario? Noi ci siamo fermati in una bancarella lungo la strada litoranea tra Peschici e Vieste, andando verso Peschici. Si tratta di un’azienda di famiglia, l’Azienda agricola De Noia Rocco Matteo, con proprietari cortesi e alla mano e prodotti davvero eccellenti!

Abbiamo deciso di concludere  questa vacanza all’insegna dell’avventura con una cena romantica nella baia dei trabucchi a punta San Nicola, al ristorante Al Trabucco di Mimì.Una vista da mozzare il fiato, un’atmosfera magica, romantica, cibo eccellente e molto ben presentato. Ma questo trabucco è molto più di un ristorante, è un pezzo di storia del Gargano. Questo trabucco infatti venne costruito negli anni ’20 e da allora appartiene alla famiglia Ottaviano. Nel 1965 Mimì, dopo essere emigrato in Canada, tornò a Peschici per dare nuova vita a questo trabucco e nel 1975 Lucia iniziò a cucinare il pescato di Mimì per i turisti che si avvicinavano curiosi. Solo da tre anni Mimì non c’è più, ma è ancora onnipresente su quel trabucco ancor oggi funzionante. Il luogo perfetto per salutare questa terra ricca di storia e tradizioni.

Tagged