RIDRACOLI: UN INCONTRO TRA UOMO E NATURA

La Romagna è molto più di lunghe spiagge e movida, è anche e soprattutto borghi, tradizioni e natura. Una natura che muta andando dai paesaggi marini, a quelli delle colline del San Giovese e arrivando al luogo che noi preferiamo: le foreste casentinesi. Oggi vi vogliamo far conoscere un luogo dove l’uomo e la natura si incontrano e convivono nel migliore dei modi. Si tratta della diga di Ridracoli, iniziata nel 1975 e conclusa nel 1982 per fornire acqua potabile alla Romagna.

Arrivando da Ravenna e dintorni basta seguire le indicazioni prima per Forlì e poi per Meldola e da lì si prosegue dritto finché non si iniziano a vedere le indicazioni per la diga, che portano fino ad un parcheggio in prossimità della biglietteria. Il biglietto di ingresso permette la visita alla diga (a piedi o in macchina se c’è disponibilità di parcheggio) e all’idro ecomuseo e costa 5€ a testa (ridotto 4€). Se non siete interessati a visitare il museo o se volete solo raggiungere altri sentieri niente paura! È possibile percorrere il sentiero natura evitando di pagare il biglietto e raggiungendo ugualmente la diga e i suoi molti percorsi. Varcato il cancello di ingresso abbiamo camminato su una comoda strada asfaltata per circa 1,5 km (in salita quindi armatevi di un pochino di fiato!) e dopo aver attraversato due gallerie eccoci alla diga. Uno straordinario monumento di ciò che l’essere umano è in grado di realizzare. Percorrendo la diga è impossibile non restare meravigliati davanti alle montagne che si tuffano nelle acque del lago di Ridracoli dalle sponde frastagliate. Ora il servizio di navigazione è sospeso, ma dall’inizio della primavera fino a settembre è possibile anche noleggiare le canoe per un’escursione alternativa o attraversare il lago su un battello elettrico. Tranquilli che anche dalla terra ferma lo spettacolo merita la visita! Ci si può fermare lungo il sentiero a mangiare qualcosa in un’area pic-nic o avvicinarsi un po’ di più alle acque in un angolo di pace. Da qui sono diversi i sentieri che si possono percorrere, noi abbiamo deciso di seguire il sentiero più basso che costeggia il lago, un sentiero pianeggiante con vista, avvolto dal silenzio della foresta che in questa stagione inizia a cambiare i suoi colori. Arrivati alla fine del sentiero abbiamo continuato per il rifugio Ca’ di Sopra addentrandoci nella foresta e raggiungendo un punto panoramico sul lago, il luogo perfetto per riprendere fiato e dimenticarsi della città.

Tornati indietro abbiamo raggiunto l’idro ecomuseo (qualche chilometro prima della diga), una finestra interattiva sull’acqua, la sua importanza e il nostro ruolo, e sul territorio che ospita la diga. Le sale ci hanno sorpresi per la loro capacità di spiegare ad adulti e bambini il loro messaggio, anche grazie alle molte attività che permettono di capire meglio certi concetti attraverso dei piccoli esperimenti. Un perfetto esempio di comunicazione scientifica ben riuscita!

Noi ci siamo rilassati, divertiti, sorpresi e soprattutto ricaricati di energia positiva, voi cosa aspettate ad andarci?