TRA ORRIDI E CASCATE LOMBARDE

State pensando a dei luoghi da scoprire alla fine di questo lockdown? Ci pensiamo noi! Vi proponiamo alcune delle più belle cascate che potete trovare in Lombardia più o meno semplici da raggiungere.

ORRIDO DI BELLANO

Il lago di Como nasconde lungo le sue sponde infinite bellezze naturalistiche. L’orrido di Bellano è sicuramente uno dei più noti, ma merita davvero! Potete arrivare a Bellano seguendo la Strada Statale 36 di Como e dello Spluga prendendo poi l’uscita per il paese, dove si trovano immediatamente cartelli che indicano l’orrido. Dalla piazza in cui si trova la chiesa di San Nazaro e Celso una scalinata da tipico borgo vi condurrà all’ingresso, dove è necessario pagare un biglietto di 4€ se intero, 3,50€ se per ragazzi fino a 12 anni e gratuito se sotto i 5 anni. Oltrepassato l’ingresso ci siamo addentrati tra le pareti scavate dal fiume Pioverna. Passeggiando lungo una tranquilla passerella, adatta a tutti, ci siamo lasciati avvolgere dal suono delle acque che scorrono e creano cascate, tuffandosi dalle rocce modellate nel corso dei secoli e che ancora oggi continuano ad essere erose. Gli scorci suggestivi non mancano nemmeno per un momento! Un canyon naturale in cui lasciarsi cullare dai suoni, dai profumi, dalla calma e dalla bellezza della natura.

PARCO GROTTA CASCATA VARONE

Dal lago di Como passiamo ad un altro lago, il lago di Garda! Il Parco grotta cascata del Varone si trova proprio sulla “punta” del lago, nel suo estremo più a nord, appena oltre il confine tra Lombardia e Trentino-Alto Adige. Per chi come noi giunge dalle zone attorno a Como può seguire la A4 verso Brescia e poi la SS45bis, che segue tutta la riva ovest del lago fino ad arrivare a Tenno, dove vengono segnalate le indicazioni per il parco. Purtroppo il parcheggio non è molto…quindi arrivate per tempo o preparatevi a fare quattro passi in più. All’ingresso è necessario fare il biglietto, del costo di 6€ per quello individuale (per ulteriori informazioni su prezzi e orari potete visitare il sito ufficiale del parco https://www.cascata-varone.com/it/). Il percorso è organizzato su due livelli. Sul livello inferiore è possibile visitare la Grotta Inferiore, attraversando su una passerella la “forra” (cioè la gola) naturale che le acque hanno scavato come se le rocce fossero sculture di argilla da modellare. Ci siamo guardati attorno sentendoci così piccoli! Preparatevi agli schizzi d’acqua però…in fondo al canyon vi attende la cascata, che scorre vigorosa, soprattutto se dopo qualche giornata di pioggia! Le luci colorate con cui viene illuminata la rendono ancora più suggestiva, creando un’atmosfera quasi magica. Salendo dall’esterno, si può ammirare la cascata da un altro punto di vista attraverso la Grotta Superiore, un tunnel di 15 metri che permette di cambiare la propria visione…però attenzione che uscirete ancora più bagnati di prima!

CASCATE DELL’ACQUAFRAGGIA

Vi basti sapere che queste cascate colpirono anche Leonardo da Vinci! Per godere di questo spettacolo non avete bisogno di fare grande fatica. Per raggiungerle dovete dirigervi verso Borgonuovo di Piuro arrivando in macchina fino alle vicinanze, dove si trovano un piccolo bar e un parcheggio. Da qui avvicinandoci sentiamo sempre più forte il suono dell’acqua fino a quando diventa un vero e proprio rombo. Le cascate prendono il nome da Aqua Fracta, cioè acqua che si infrange e osservando le molte cascate in cui si divide il torrente non è difficile capire il perché! Da qui, per chi ne ha voglia ed è attrezzato, partono diversi sentieri con diversi livelli di difficoltà. Per chi invece si vuole rilassare può semplicemente restare a godere del fresco della cascata facendosi magari un bel pic-nic, come abbiamo fatto noi.

CASCATA DEL CHENGEN

Spostandoci verso la Val Monastero troviamo un’altra cascata, questa volta nascosta tra i boschi come un piccolo tesoro. La cascata è raggiungibile con un percorso piuttosto semplice che si snoda lungo mulattiere e sentieri. Il percorso parte da Abbadia Lariana (sul ramo di Lecco), da dove abbiamo percorso una parte del Sentiero del Viandante fino a incrociare il sentiero 4A (anche se non ben segnalato per le cascate quando lo abbiamo percorso noi). Dopo aver attraversato il bosco, cammina e cammina ecco che siamo giunti alla cascata, che si tuffa dall’alto delle pareti rocciose. Azzurra come una cartolina, fresca tanto da farci mettere la felpa, stupenda tanto da farci rimanere lì seduti ad ammirarla mentre ci mangiavamo un bel pranzo al sacco.

ORRIDO DI NESSO

Come quello di Bellano anche quello di Nesso è un orrido molto noto a chi viene dai dintorni del Lago di Como. A differenza di quelli prima detti però questo si trova perfettamente in armonia con il paese che lo ospita. Nessun cancello quindi e nessun biglietto di ingresso, ma solo tanto fiato per percorrere i molti gradini che scendono dalla strada che collega Como a Bellagio fino al livello del lago. Il percorso tra le piccole case del paese fa pensare di essere tornati indietro nel tempo, soprattutto se percorso al crepuscolo o nel periodo natalizio. Pian piano che ci si avvicina il fragore delle acque si fa sempre più intenso, finché non si arriva ad uno splendido ponticello in pietra con vista all’interno della gola in cui scorre la cascata.