MONTEBELLO E IL CASTELLO DI AZZURRINA
Ogni borgo ha la sua storia e le sue leggende, alcune più note di altre. Oggi vi vogliamo traportare a Montebello, in Romagna, dove aleggia un’aura di mistero.
Il nome del borgo è di origine romana, da “mons belli”, ovvero monte della guerra, poiché qui i Romani sottrassero lo strategico insediamento ai Celti. Attraversando i secoli questo luogo ha visto il susseguirsi di grandi signori, tra cui ovviamente Sigismondo Pandolfo Malatesta, per poi arrivare alla famiglia Guidi di Bagno, proprietari ancora oggi del castello. Nonostante questo sia una proprietà privata, l’ingresso è aperto al pubblico solo visite guidate e si può scegliere tra due differenti tipologie di tour: la visita diurna, più storica, e la visita notturna, incentrata sul paranormale. Noi abbiamo cominciato con la visita diurna, ma sicuramente la curiosità ci porterà a sperimentare anche la visita notturna. Nel caso di quella diurna è possibile scoprire il castello con i suoi arredi storici, come ad esempio particolari armadi cassaforte con complessi ed ingegnosi sistemi di apertura. Molte sono le curiosità che vengono svelate lungo il percorso, come l’origine del nome di un mobile molto comune: la credenza. Sapevate che il nome deriva dall’atto di credenza che i nobili dovevano fare fidandosi dell’assaggiatore di corte?
Ma la vera ragione per cui questo luogo attira a sé molti turisti è l’ultimo corridoio che si raggiunge con la visita: il corridoio che porta alla ghiacciaia, il corridoio di Azzurrina.
Si racconta che Azzurrina, o meglio Guendalina, fosse una bambina albina, figlia di Ugolinuccio di Montebello. Per proteggerla da accuse di stregoneria i genitori la tennero sempre nascosta tra le mura del castello e la madre cercava di tingerle i capelli di nero. Peccato che il capello albino di Guendalina non trattenesse il colore, così da ottenere un colore azzurro, ragione del soprannome della bambina. Era il 21 giugno del 1375, c’era un forte temporale e Azzurrina giocava nel corridoio tutta sola con una palla di pezza sorvegliata da due guardie. La palla però cadde per errore dalle scale che portavano alla ghiacciaia e la bambina la seguì. Essendoci come unica uscita la scala di entrata, i soldati non seguirono la bambina finché non sentirono un urlo, ma quando scesero la bambina era scomparsa nel nulla. Saltiamo ora avanti nel tempo e arriviamo ai giorni nostri, precisamente al 21 giugno 1990. Vennero messe delle sofisticate apparecchiature nel corridoio e il castello venne sigillato completamente ed ecco che vengono registrati dei suoni…21 giugno 1995, 21 giugno 2000, 21 giugno 2003, 21 giugno 2005…fino ad arrivare ad oggi. Ogni lustro, ma non solo, si registrano suoni riconducibili a una bambina, che resta identica anno dopo anno. C’è chi la sente piangere, chi la sente giocare, chi la sente chiamare mamma e poi si arriva all’ultima registrazione in cui si sente un coro che sembrerebbe invocare un demone. Che la piccola Azzurrina sia stata vittima di un sacrificio? Molte sono le ipotesi e chissà se si riuscirà mai a dare pace all’anima di questa bimba di ormai più di 600 anni.
Che crediate o no alla presenza del fantasma nel castello, lasciatevi avvolgere dall’atmosfera misteriosa e un po’ inquietante di questo luogo.
COSTI
Visita diurna:
-intero 8€
-6-10 anni 4€
-0-5 anni Gratis
Visita notturna:
-intero 9€
(le altre tariffe uguali)